sabato 30 novembre 2013

Non c'è legge o Giudice peggiore,
 
di colui che non si sappia immedesimare nella persona che ha subito il danno

domenica 22 settembre 2013

"EGREGGI" (cioe' appartenenti al gregge)

Quando anni orsono lo slavo gnomo (sottospece di primodirigente) decreto' : dovrai spendere tutti i soldi in avvocati, io pensai,, mah mica saranno tutti cosi' stupidi da non capire la squallida persecuzione, mi recai presso il megatribunale di Velletri, bene l'ambiente era consono, faldoni, uffici, cartelle, fotocopie, mi recai presso il teatro principale, (la mia aula, che emozione) trovai un tizio che mi disse: imputato alzatevi (non somigliava molto a claudio baglioni ma...) mi chiese se avevo un avvocato difensore, io risposi beh effettivamente no, ci sono io.. potrebbe bastare? matricola 7335115 del ministero della giustizia a toga senza matricola, sa' la chiudiamo cosi' d'ufficio la torbida vicenda, i panni si possono lavare in famiglia? ma... e qua casca l'asino il tizio mi disse: giovanotto lei dovrebbe venire accompagnato da.... (rieccoci di nuovo ancora a scuola?) io risposi ma e' necessario? certamente! rispose il tizio in toga ah ecco... la profezia che viene dall'est? e altri soldi spesi (non solo dai contribuenti per avviare la mega indagine del secolo per la mia persona) ma anche dal sottoscritto che di soldi per il vostro giocattolino giustizia ne ha gia' spesi molti (e personalmente fino ad esermi rotto i cosidetti,) oh suvvia,, ma non serve un tecnico che vi ripara il PC pure a voi e la finiamo con sta caxx.. NO! ERA UNA COSA SERISSIMA (minchia) talmente seria, da farmi capire il perche' alcune persone di cultura forgiarono una stella a 5 punte e la chiamarono BRunetta dove seii??? 


a buon intenditor....

 firmato: Tizio, Caio e Sempronio (per sentito dire)
Articolo 195 comma 4 c.p.p

sabato 21 settembre 2013



AGGIORNAMENTO: (doveroso)

clicca-> http://www.h24notizie.com/le toghe nun so nere so rosse!

PA, AMMINISTRAZIONE di
 POMPOSI, IGNORANTI, RIDICOLI 

QUESTO TIZIO (COLUI CHE MI HA ACCUSATO)  HA USATO I SOLDI DEI CONTRIBUENTI IN MANIERA SCHIFOSA...

ADESSO COSA AVETE TROVATO SULLA MIA PERSONA? NULLA........
ONESTAMENTE IL PERSONAGGIO, NON LO METTEVO NEANCHE A PULIRE LE CELLE, (QUELLE MASCHILI) perche' da educatori si sa'...  la carne e' debole.... SCHIFO TOTALE

FIERO DI NON APPARTENERE ALLA VOSTRA MAGNAROMAGNA.


 firmato: Tizio, Caio e Sempronio (per sentito dire)
Articolo 195 comma 4 c.p.p

venerdì 5 luglio 2013

eccoci..


Persone 'Licenziate' dal settore penitenziario :


Due buchi in testa ed otto costole rotte: la storia di Marcello Lonzi – FOTO – VIDEO
Il corpo di Marcello Lonzi fotografato nel carcere Le Sughere.

Il corpo di Marcello Lonzi fotografato nel carcere Le Sughere.
Ogni anno nelle carceri italiane muoiono almeno 100 uomini per cause misteriose. L’iter è sempre quello: alcuni detenuti sentono un tonfo, delle botte, delle grida di dolore, poi un silenzio soffocante. Qualcuno da l’allarme e arriva il medico del carcere, il primo a dover nascondere quello che ad alcuni sembra un omicidio, ma solitamente ne seguono molti altri. Per i giudici la ricerca è sempre la stessa: la causa che ha provocato la morte biologica. E tutta lì che si gioca la partita. Ma la morte biologica si ha sempre con l’arresto cardiaco. E’ un meccanismo simile a ogni essere vivente dotato di questo muscolo. I medici lo sanno, ma alla legge non importa. Per i giudici anche chi muore con due buchi in testa e 8 costole rotte, muore inevitabilmente per causa naturale, cioè per arresto cardiaco. In buona sostanza non è semplicemnete legittimo dire che un uomo torturato muore perchè il cuore si è fermato, è soprattutto giusto. Dicendo così non si sbaglia, si fuga ogni ragionevole dubbio.
La sentenza di Cucchi però è andata oltre. E’ vero, è stato picchiato, ma per i giudici la causa che ha favorito l’arresto cardiaco era la denutrizione, la magrezza a cui solo i medici avrebbero dovuto porre rimedio. In Italia non c’è solo Cucchi e la sua coraggiosa sorella Ilaria. In Italia ci son 100 casi all’anno come lui: tra questi c’è il caso di Marcello Lonzi uno dei 100 casi taciuti dai media.

La pena di MORTE è abolita dalla Costituzione nel 1948.

In carcere muoiono però ogni anno più di 100 detenuti in circostanze misteriose. Ad esempio un ragazzo può morire di infarto a Livorno, lo dice il medico del carcere, con otto costole rotte, due denti spezzati, due buchi in testa, mandibola, sterno e polso fratturati. Di infarto, non a causa di un pestaggio. Marcello Lonzi, un ragazzo, era stato condannato per tentato furto, nove mesi di reclusione. Sua madre vuole la verità e le scuse dallo Stato che avrebbe dovuto vigilare sulla vita di suo figlio.
Intervista a Maria Ciuffi, mamma di Marcello Lonzi:
Otto costole rotte, due buchi in testa per un infarto

Una mamma sola contro lo Stato
Volto di Marcello Lonzi fotografato nel carcere Le Sughere di Livorno
Volto di Marcello Lonzi fotografato nel carcere Le Sughere di Livorno
Tutto questo perché? Perché il mio medico legale pensava che io arrivassi al processo e invece il processo non l’ho mai avuto, sono sette anni quest’anno che non ho mai avuto un processo e le due archiviazioni sono state fatte.. io, l’avvocato e lo stesso G.I.P., Rinaldo Merani, che è lo stesso del 2004 e del 2010. Anche questo mi sono chiesta: se dovevano rimettere lui, non lo so. Diciamo. Però penso che, guardando le foto anche il più imbecille, come sono io, che non sono nessuno, vede che mio figlio è stato picchiato.Oltretutto ho dovuto cercare un medico legale a Genova, perché in Toscana nessuno mi avrebbe aiutato, perché mi sono rivolta a uno e mi è stato riferito “Signora Ciuffi, si cerchi un medico legale fuori dalla Toscana, perché in Toscana non l’aiuterà nessuno”.  = MAFIOSI


sabato 13 aprile 2013


Non sapete gestire le problematiche del vostro personale bene lo dico io da privato cittadino.

Mi sembro un po' piero angela...

La sindrome da burnout (o più semplicemente burnout) è l'esito patologico di un processo stressogeno che colpisce le persone che esercitano professioni d'aiuto, qualora queste non rispondano in maniera adeguata ai carichi eccessivi di stress che il lorolavoro li porta ad assumere.
Maslach e Leiter (2000) hanno perfezionato le componenti della sindrome attraverso tre dimensioni: deterioramento dell'impegno nei confronti del lavoro, deterioramento delle emozioni originariamente associati al lavoro ed un problema di adattamento tra persona ed il lavoro, a causa delle eccessive richieste di quest'ultimo. In tal senso il burnout diventa una sindrome da stress non più esclusiva delle professioni d'aiuto, ma probabile in qualsiasi organizzazione di lavoro.

Indice

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La sindrome [modifica]

O Il burnout interessa tutte quelle figure caricate da una duplice fonte di stress, ovvero quello personale e quello della persona aiutata; in particolare colpisce i medici e le altre figure sanitarie, compresi volontari e studenti, gli addetti ai servizi di emergenza, tra cui poliziotti e vigili del fuocopsicologipsichiatri e assistenti socialisacerdoti e religiosi (in particolare se in missione)[1]insegnanti ed educatoriavvocati e ricercatori [2]
Ne consegue che, se non opportunamente trattati, questi soggetti cominciano a sviluppare un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato ("burnout" in inglese significa proprio "bruciarsi"). In tali condizioni può anche succedere che queste persone si facciano un carico eccessivo delle problematiche delle persone a cui badano, non riuscendo così più a discernere tra la propria vita e la loro. Il burnout comporta esaurimento emotivodepersonalizzazione, un atteggiamento spesso improntato al cinismo e un sentimento di ridotta realizzazione personale. Il soggetto tende a sfuggire l'ambiente lavorativo assentandosi sempre più spesso e lavorando con entusiasmo ed interesse sempre minori, a provare frustrazione e insoddisfazione, nonché una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi. Il burnout si accompagna spesso ad un deterioramento del benessere fisico, a sintomi psicosomatici come l'insonnia e psicologici come ladepressione. I disagi si avvertono dapprima nel campo professionale, ma poi vengono con facilità trasportati sul piano personale: l'abuso di alcol, di sostanze psicoattive ed il rischio di suicidio sono elevati nei soggetti affetti da burnout.[3]
Per misurare il burnout ci sono diverse scale ma è da ricordare la scala di Maslach: un questionario di 22 items, ossia domande, atte a stabilire se nell'individuo sono attive dinamiche psicofisiche che rientrano nel burnout. A ogni domanda il soggetto interessato deve rispondere inserendo un valore da 0 a 6 per indicare intensità e frequenza con cui si verificano le sensazioni descritte nella domanda stessa.
La prevalenza della sindrome nelle varie professioni non è ancora stata chiaramente definita, ma sembra essere piuttosto elevata tra operatori sanitari quali medici e infermieri (ad esempio, secondo un recente studio olandese in Psychological Reports, non meno del 40% dei medici di base andrebbe incontro ad elevati livelli di burnout), insegnanti e poliziotti.

Le fasi del burnout [modifica]

Negli operatori sanitari, la sindrome si manifesta generalmente seguendo quattro fasi. [6] [7]
La prima, preparatoria, è quella dell'entusiasmo idealistico che spinge il soggetto a scegliere un lavoro di tipo assistenziale.
Nella seconda (stagnazione) il soggetto, sottoposto a carichi di lavoro e di stress eccessivi, inizia a rendersi conto di come le sue aspettative non coincidano con la realtà lavorativa. L'entusiasmo, l'interesse ed il senso di gratificazione legati alla professione iniziano a diminuire.
Nella terza fase (frustrazione) il soggetto affetto da burnout avverte sentimenti di inutilità, di inadeguatezza, di insoddisfazione, uniti alla percezione di essere sfruttato, oberato di lavoro e poco apprezzato; spesso tende a mettere in atto comportamenti di fuga dall'ambiente lavorativo, ed eventualmente atteggiamenti aggressivi verso gli altri o verso se stesso.
Nel corso della quarta fase (apatia) l'interesse e la passione per il proprio lavoro si spengono completamente e all'empatia subentra l'indifferenza, fino ad una vera e propria "morte professionale".

Le cause del burnout [modifica]

  • sovraccarico di lavoro: il disadattamento è presente quando la persona percepisce un carico di lavoro eccessivo (le richieste lavorative sono così elevate da esaurire le energie individuali al punto da non rendere possibile il recupero), quando, anche in presenza di un carico ragionevole, il tipo di lavoro non è adatto alla persona (si percepisce di non avere le abilità per svolgere una determinata attività) e quando il carico emotivo del lavoro è troppo elevato (il lavoro scatena una serie di emozioni che sono in contraddizione con i sentimenti della persona).
  • senso di impotenza: il soggetto non ritiene che ciò che fa o vuole fare riesca ad influire sull'esito di un determinato evento.
  • mancanza di controllo: il disadattamento si verifica quando l'individuo percepisce di avere insufficiente controllo sulle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro oppure quando non ha sufficiente autorità per attuare l'attività nella maniera che ritiene più efficace.
  • riconoscimento: si ha disadattamento quando si percepisce di ricevere un riconoscimento inadeguato per il lavoro svolto.
  • senso di comunità: è presente disadattamento quando crolla il senso di appartenenza comunitario all'ambiente di lavoro, ovvero quando si percepisce che manca il sostegno, la fiducia reciproca ed il rispetto e le relazioni vengono vissute in modo distaccato ed impersonale.
  • assenza di equità: si ha disadattamento quando non viene percepita l'equità nell'ambiente di lavoro in ambiti quali, ad esempio, l'assegnazione dei carichi di lavoro e della retribuzione o l'attribuzione di promozioni e avanzamenti di carriera.
  • valori contrastanti: il disadattamento nasce quando si vive un conflitto di valori all'interno del contesto di lavoro e cioè quando la persona non condivide i valori che l'organizzazione trasmette oppure quando i valori non trovano corrispondenza, a livello organizzativo, nelle scelte operate e nella condotta.
  • facile identificazione del personale con la malattia

Le conseguenze del burnout [modifica]

A livello individuale [modifica]

  • Atteggiamenti negativi verso i clienti/utenti
  • Atteggiamenti negativi verso se stessi
  • Atteggiamenti negativi verso il lavoro
  • Atteggiamenti negativi verso la vita
  • Calo della soddisfazione lavorativa
  • Calo dell'impegno verso l'organizzazione
  • Riduzione della qualità della vita personale
  • Peggioramento dello stato di salute

A livello organizzativo [modifica]

  • Aumento dell'assenteismo
  • Aumento del turnover
  • Calo della performance
  • Calo della qualità del servizio
  • Calo della soddisfazione lavorativa

martedì 5 febbraio 2013

Questa la dice tutta sulla vostra capacita' di difendere chi opera nel settore VERGOGNA


---->   .VEDIAMO QUESTO CHE DICE E LO INTERVISTANO PURE..
case a disposizione di direttori e affini VUOTE a MARCIRE e per i 'civili' neanche l'ombra di un

sostentamento?? sapete  perche ci chiamano civili?? perche' mangiamo con la forchetta 'signori'

ma mi faccia  il piacere.....



domenica 3 febbraio 2013


per quanto riguarda  la circondariale di CASSINO poco si è potuto evincere in quanto  sono stato per poco tempo, se non che e la stessa magna romangna, MOBBING con scrivanie sempre piu' piccole e invio a fare il centralino senza poter utilizzare il computer DOTATO DI PASSWORD e quindi inutilizzabile con relativa cazziata della direttrice dei giochi, ma se manca l'addetto come si  fà?  bisogna mettere le persone in grado di LAVORARE per ricavare i nominativi da chiamare,

Ingresso negato personalmente dalla 'guardia' al block house anche per prendere le mie cose,causa ternine del distacco a cassino ero un impiegato che doveva svolgere il proprio lavoro mica un detenuto!
(dovevo chiamare i carabinieri, ma da signore ho abbonato anche questo)

EGREGI SIGNORI LE PERSONE VOGLIONO USCIRE DA QUEL POSTO NON ENTRARCI


'DISTINTI SALUTI'


Stalin, la cui immagine, resa sempre più simile a quella di un dio, era venerata ogni giorno davanti agli occhi di tutti. Il culmine dell'accentramento dei poteri nelle mani dell'autocrate fu raggiunto con le grandi purghe ossia l'assassinio di molti dirigenti sovietici nel periodo 1936-1938.
Il regime di Stalin era totalitario per tre aspetti d'importanza fondamentale che distinguono il totalitarismo dalla dittatura: mentre la dittatura esercita un potere negativo dicendo ai sudditi che cosa non debbono fare o dire, il totalitarismo attua anche un potere positivo prescrivendo che cosa i sudditi debbono fare, dire e pensare. La dittatura suole distinguere tra vita pubblica e vita privata esigendo fedeltà solo nell'àmbito della prima; il totalitarismo non riconosce simili distinzioni investendo l'intera vita dei sudditi. La dittatura è spietata per quel che riguarda il potere politico ma ammette un àmbito della vita morale da non invadere; per i totalitari invece l'unico criterio morale è la sottomissione al volere del capo.
La polizia dell'Unione Sovietica svolgeva numerose attività. La polizia in uniforme corrispondente a quella degli altri stati moderni costituiva la milizia; altri grandi reparti di polizia indipendenti dal comando dell'esercito regolare avevano tuttavia armi moderne, compresi carri armati e aerei. Uno di questi reparti era formato dalle Guardie di frontiera che vigilavano i confini sovietici contro il contrabbando, gl'ingressi ed espatri non autorizzati. Altre truppe formavano il reparto di sicurezza ossia un corpo speciale di formazione politica scelta dipendente dal ministero dell'Interno o dal ministero della Sicurezza di Stato. A questo corpo speciale erano affidati il controspionaggio e lo spionaggio con una rete di agenti che controllavano tutte le grandi istituzioni della nazione, le fabbriche, i centri ferroviari, gli uffici governativi centrali e locali.
Gli ufficiali di questo corpo speciale avevano il compito di controllare segretamente la condotta dei militari di qualsiasi grado e di arruolare informatori. I danni che derivavano al morale e all'efficienza dell'esercito erano considerati necessari per garantire al regime totalitario il completo controllo sui propri soldati. Sempre questo corpo aveva il compito di scoprire qualsiasi attività contraria al regime, conoscere le opinioni della gente, persino su argomenti estranei alla politica, indirizzare tutte le attività secondo schemi preordinati. Non si poteva fare alcunché all'insaputa o senza l'approvazione della polizia. Sarebbe stato impossibile costituire una società per caccia alle farfalle escludendo la presenza di agenti che dovevano riferire sul comportamento dei soci.
e sono passati 4 anni (giustizia ma di che state parlando?)


I VOSTRI COLLEGHI CHE SI SONO TOLTI LA VITA DALL'INIZIO DELL'ANNO 2012

27.07.12 Vasto Suicida Assistente Capo 48enne con arma ordinanza

04.07.12 Busto Arsizio Suicida Assistente Capo di polizia penitenziaria

14.06.12 Trapani Suicida Assistente Capo di polizia penitenziaria, in servizio a Palermo Ucciardone

06.04.12 Rossano Calabro Assistente Capo 45enne suicida in caserma con arma ordinanza

18.02.12 Caserta Ispettore della Banda del Corpo suicida per impiccagione

16.02.12 Roma Assistente Capo della polpen suicida con pistola di ordinanza




I NOSTRI COLLEGHI CHE SI SONO TOLTI LA VITA DALL'INIZIO DELL'ANNO 2011

( nr. 02 tentati suicidi - uno a milano l'altro a benevento)

20.12.11 Pordenone Assistente capo si spara con pistola di ordinanza
31.10.11 Salerno (Battipaglia) Assistente suicida
18.10.11 Roma (regina coeli) Ispettore suicida
07.09.11 Torino Agente suicida
01.07.11 Parma I.P. Agente suicida
15.05.11 Viterbo Assistente di Polizia Penitenziaria suicida
12.04.11 Caltagirone Assistente capo polpen suicida a mezzo impiccagione
09.04.11 Mamone Lodè Assistente capo polpen suicida con pistola di ordinanza

TOTALE 92 AGENTI IN 10 ANNI

E UNO PSICOLOGO PER QUESTE ANIME NO?
NON UNO STRACCIO DI UFFICIO PREPOSTO ALL'INTERNO DELLE CIRCONDARIALI

FATE SEMPLICEMENTE SCHIFO